Donazioni di organi, record italiano: +70% nel 2014

Mai così tanti nel nostro paese i sì all’espianto di organi dopo la dichiarazione di morte neurologica. In aumento anche i trapianti, soprattutto di rene e fegato, e le donazioni da vivente. Solo in un caso su tre ci si oppone al prelievo.

Si conclude con un segno positivo l’anno 2014 per i trapianti di organo nel nostro Paese, e con un record assoluto nel numero di donazioni: sono stati 2345 gli accertamenti di morte con criteri neurologici eseguiti nel 2014, un picco per il nostro Paese, e in crescita del 70 per cento rispetto al 2013 con un totale di 2976 interventi eseguiti (135 in più rispetto al 2013). Cresce quindi complessivamente l’intera attività trapiantologica, con alcune peculiarità: rene e fegato hanno registrato un incremento decisivo, arrivando rispettivamente a 1586 trapianti (85 in più rispetto al 2013) e 1056 interventi (58 in più rispetto al 2013); restano stabili i trapianti di cuore, 226 (7 in più rispetto all’anno precedente) mentre sono 126 quelli di polmone (15 in meno rispetto al 2013, ma 12 in più rispetto al 2012).
E’ quanto illustrato nel Report attività 2014 a cura del Centro Nazionale Trapianti, presentato la scorsa settimana presso l’Auditorium ministeriale, e la riproposizione del video della Campagna donazione 2014 “Per salvare una vita non servono super poteri. Basta una firma”. Nel Report viene illustrato come anche l’attività di trapianto di rene da donatore vivente registri un dato positivo per il 2014 e per l’intera rete trapiantologica: sono stati, infatti, 252 i trapianti di rene da vivente (26 interventi in più rispetto al 2013 e 62 in più rispetto al 2012).
Crescono nel 2014 anche i trapianti di tessuti in Italia, facendo registrare un aumento del 10,9%: tra i maggiori incrementi, si collocano il trapianto di osso e di cornea. In aumento i trapianti allogenici di cellule staminali emopoietiche nel 2014 (11 in più rispetto al 2013), e positivo anche il numero di donatori iscritti al Registro IBMDR (Italian Bone Maroow Donor Registry) utilizzati nel 2014 per il trapianto: 169 contro 155 nel 2013.
Quanto ai pazienti in lista di attesa, al 31 dicembre 2014 erano 8758; la maggior parte di questi per ricevere un trapianto di rene (6538); rispetto agli altri organi, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste d’attesa per il rene. Sono 1042 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 719 per il cuore e 368 per il polmone. Vi è una sostanziale stabilità dei dati di lista, dovuti ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entrata e di uscita. Nell’anno 2014, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l’80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto.
Oltre al boom delle donazioni, aumentano anche i donatori risultati idonei e offerti ai centri trapianto nel 2014, 1381 rispetto ai 1318 nell’anno precedente; crescono parallelamente i donatori effettivamente utilizzati (vale a dire quel donatore a cui è stato prelevato e utilizzato almeno un organo dopo le valutazioni finali di idoneità e sicurezza): 1172 nel 2014 contro i 1102 nel 2013, segnando un ulteriore record in Italia. Sul totale degli accertamenti di morte eseguiti nel 2014, solo nel 31% vi è stata opposizione al prelievo.

Fonte: Vita.it di Gabriella Meroni – 23 febbraio 2015

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